FOLEGANDROS

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Folegandros è un'isola equilibrata. Lo sviluppo turistico moderato degli ultimi decenni ha permesso a Folegandros di mantenere il suo carattere e nello stesso tempo aumentare i servizi turisrici offerti e le sue infrastrutture.

Folegandros dista da Pireo 104 miglia nautiche. Nel periodo turistico il trasporto marittimo è frequente e si effettua 4 volte a settimana con una durata da 9 (rotta delle Cycladi Ovest, 2 volte a settimana) sino 11 ore ( rotta delle Cycladi Est, 2 volte a settimana).

Gli insediamenti di Folegandros sono: Chora, Ano Meria, Karavostatis, il porto dell' isola e Agali, insediamento di vacanza. Insediamenti secondari sono Livadi e Petousis. Folegandros è sotto la direzione amministrativa della provincia di Thira e la Regione delle Cycladi.

Dopo l' arrivo al porto di Karavostati cominciano le camminate sulle stradine lastricate di Chora ed ai stretti di Kastro, la salita sulla roccia di Panagias che offre una vista panoramica sull'Egeo. Dopo si possono visitare le spiagge isolate o quelle molto frequentate e godere il nuoto. Il visitatore puo continuare ad esplorare l'isola seguendo i sentieri che percorono tutta Folegandros e godersi della cucina caseraccia.

L'insediamento tradizionale di Choras è costruito in altura di circa 200 metri dal livello del mare, in distanza di 3,4 chilometri da Karavostatis. Le strade lastricate, le stradine strette, le piazze, il Castello, caratterizzano la località di Choras. La vista dalla parte nord del Castello sulla piazza di Pouda, il riposo a mezzogiorno sotto le ombre della piazza Dounavides e la vivacità notturna di Piatsa, sono le prime cose con le quali viene in contato il visitatore.

Karavostatis è il porto di Folegandros è trattasi di un tranquillo insediamento che offre riposo e bagno al mare.

La parola fenice “phelekgundari” significa terra rocciosa ed è una delle più probabili ipotesi della provenienza del nome di Folegandros. Un'altra ipotesi è che l'isola presse il suo nome dal nome del primo abitante Folegandros, figlio di Minoa re di Creta. Nel periodo della dominazione Veneziana il nome ufficiale fù “Polikandros”.

Folegandros dopo la caduta di Costantinopolis ai Franchi il 1204 e la dominazione Veneziana all'Egeo, divenne il posto per il quale lottarono Franchi contro Tutchi. I Franchi con l'aiuto di Francia, dominarono definitivamente su Folegandros il 1617.

Il 1715 Folegandros stette sotto la dominazione Turca e venne unita con la Grecia il 1828.

Negli anni della dittatura di Metaxas, Folegandros divenne un posto di esilio, esattamente come stette nel periodo Romano.

La chiesa di Panagias: E'la più grande chiesa di Folegandros, dedicata all'Assunta. Situata sulla scogliera sopra la Chora e costruita sul sito di un antico santuario. Nel cortile e all'interno della chiesa ci sono antiche scritte e basi di statue. Trattasi di una basilica con navata a cupola e campanile alto. C'è una scritta in marmo del 1687 che si riferisce alla ristrutturazione della chiesa, che ha preso la sua forma attuale, con le riparazioni che ha avuto all'inizio del 1816 che si concludono nel 1821. L'iconostasi in marmo, il trono arcivescovile e il pulpito sono opere del scultore Tiniano Kaparias. L'icona bizantina miracolosa della Vergine Maria, custodita nella chiesa, è legata a storie di pirati e leggende di Folegandros. Per arrivare alla chiesa, bisogna seguire la strada lastricata che parte dalla piazza di Punta (percorso 15’).

Castello: Il Castello è un insediamento medievale della parte vecchia della città. Il lato nord è costruito su una scogliera con altezza di 210 metri. Le case, molte delle quali contano più di dieci secoli, sono tutte abitate e in ottime condizioni. Il castello è una parte conservata del villaggio tradizionale di Chora ed è protetto dall'Ufficio Antichità bizantine e dal Servizio Archeologico.

 

Museo Folklore: Si tratta di una tradizionale rurale e residenziale unità ("Themonia") del 19 ° secolo, a Ano Meria. Nelle sue sale si può vedere la tipica rappresentazione di un ambiente domestico agricolo e come esso, operava fino alla metà del 20 ° secolo. Il museo è fondato e gestito dall'associazione culturale "Folegandros".

 

Chrisospilia: Chrisospilia è uno spettacolare e naturale monumento. Situato sul lato nord-est dell'isola, a dieci metri sopra il livello del mare. Il monumento è inesplorato. All'interno della grotta sono stati trovati resti scheletrici umani, vasi di ceramica e un serbatoio di acqua dell'epoca romana. Nel 4° secolo a.C. era un luogo di culto. L'accesso sicuro nella grotta si fa via mare solo quando il tempo è buono.

Il Faro di Aspropounta:. Il faro è stato costruito nel 1919 ad altezza di 58m sopra il livello del mare, la lanterna ha un altezza di 11m. La luce è visibile a una distanza di 17 miglia nautiche. Inizialmente, il faro funzionava accendendo lo stoppino, dopo con un meccanismo di olio - a vapore, e dal 1986 lavora con l'energia solare. Il faro si raggiunge a piedi da Livadaki (15') o da Ano Meria.

L'Associazione Culturale "Folegandros" ogni estate ospita esposizioni di pittura, ceramica e fotografia. Le notti di luna piena il club organizza serate musicali e poetiche presso il Museo del Folklore, a Ano Meria.

 

Il Club Nautico organizza ogni Agosto gare di nuoto e gare di vela a Karavostasis ed a Agali.

Ogni Luglio a Folegandros, il festival estivo dell'isola si fa a Kastro, al porto di Karavostasi ed a Ano Meria con rappresentazioni, proiezioni, concerti di musica classica e di musica greca. Nell'edificio neoclassico della scuola elementare di Chora vengono ospitate mostre tematiche che durano per tutta l'estate.

 

Pasqua si celebra in un modo molto speciale, unico in Grecia: Con felicità generale, canzoni, auguri, feste e fuochi d'artificio, ogni casa accoglie la processione dell'icona della Madonna con il vino, raki, dolci e leccornie. Il giorno di Pasqua, l'icona passa da Chora e da Kastro dove i giovani la ricevono con raffiche di fuochi d'artificio. Il secondo giorno di Pasqua, l'icona passa da Ano Meria e dalle casette di campagna, mentre il terzo è diretta verso Petousis e Livadi per terminare a Karavostasi dove benedice le barche dei pescatori e tutte le imbarcazioni che si trovano al porto. In serata, l'icona ritorna al monastero di Panagia dove rimane fino la Pasqua prossima.